Sono stato forse l’ultimo a vederla, ma finalmente posso dire anche io la mia su una delle migliori sorprese della programmazione SKY/NOW TV di fine anno scorso: Hanno ucciso l’Uomo Ragno, la Serie TV.
8 episodi per questa che è la prima stagione di uno show basato sulla leggendaria band nata a Pavia agli inizi degli anni ’90 per opera di Max Pezzali e Mauro Repetto. Un viaggio tra le emozioni e le canzoni scritte da due pischelli di provincia che presto conquisteranno l’Italia intera con uno stile unico ed inconfondibile.
Un anticipato grazie al lavoro di Matteo Rovere e Sydney Sibilia, coloro che hanno realizzato questo piccolo capolavoro, per averci fatto rivivere le vibes di quegli anni come meglio non si poteva.

Una storia da rivivere e approfondire, in pieno stile 883
Voto Trama: 9
Questi primi episodi della stagione 1 di Hanno ucciso l’Uomo Ragno non solo ci riportano alla mente tutte le canzoni e i successi degli 883, ma ci regalano tanti di quei particolari, in parte volutamente romanzati e riadattati, che sono una goduria da scoprire. Però il ritratto, almeno dei due protagonisti, dovrebbe essere a grandi linee corretto se anche Max Pezzali si è detto “sbalordito” dall’interpretazione del bravissimo Elia Nuzzolo.
Meno contento è sicuramente Cecchetto, che è intervenuto per andare contro alla Serie TV: immagino che il suo personaggio sia stato parecchio stereotipato, però fa morire dal ridere, almeno a noi. Però effettivamente lui lo posso biasimare!
Silvia, invece, non esiste, ad esempio. Interpretata dalla bellissima Ludovica Barbarito, a detta di Max Pezzali è il riassunto di un po’ tutte le donne della sua vita all’epoca. Insomma, senza stare troppo ad entrare nei dettagli, ci sono tante licenze artistiche nella trama: ma l’importante, televisivamente parlando, è che la storia funzioni! E come se funziona!

Hanno ucciso l’Uomo Ragno è una serie che non annoia mai
Voto Ritmo: 9
Oltre ad incuriosire con le vicende della trama. Hanno ucciso l’Uomo Ragno sa tenere incollato lo spettatore allo schermo ogni singolo episodio fino all’ultimo frame, soprattutto per quelli storici messi insieme ai titoli di coda, quando l’altadefinizione era solo un miraggio.
I dialoghi sono spassosissimi. Dal primo all’ultimo. E a tratti veramente mi veniva da pensare fosse proprio Max che si era impossessato del corpo di Elia Nuzzolo. Di scene particolarmente lente o poco brillanti io non ho ricordo. Quindi il voto non può essere che alto anche per il ritmo narrativo!

Una serie che ha stile da vendere
Voto Stile: 9.5
Se finora lo show è andato bene, e io ho avuto poco da dire, ora arriviamo alla ciliegina sulla torta: gli anni ’90. Una decade strana, vista fino a pochi anni fa come, forse, la più brutta di tutto il secolo scorso per quanto riguarda lo stile in generale. Ma più passa il tempo, più le cose “vecchie” diventano “vintage” e quindi riacquisiscono fascino (chissà se un giorno capiterà anche alla Fiat Multipla).
I vestiti, i luoghi, l’arredamento, i mezzi di trasporto, i colori, le acconciature improbabili: eccoli qua gli anni degli 883 che ti vengono spiattellati in faccia in tutto il loro bruttore/splendore. E sebbene io sia classe 1990, me lo ricordo benissimo come caspita era conciata la gente. E forse nello show sono anche già fin troppo ben vestiti e pettinati!
Però sticazzi, gran lavoro della produzione che riporta mentalmente e visivamente a quegli anni, che seppur brutti esteticamente, erano anni felici. E considerando il fatto che almeno i due attori protagonisti sono classe 2000, e che quindi non avevano minimamente idea di come fosse l’Italia in quegli anni, rende il tutto ancora più apprezzabile.

Non sottovalutatela e correte a vederla
Voto finale: 9+
Ci ho messo tanto ad arrivare a vedere Hanno ucciso l’Uomo Ragno per il semplice fatto che quando è uscita avevo l’abbonamento ad Apple TV+ (che tra poco riattiverò) e non sono così ricco da tenere attivi più abbonamenti. E quando ho fatto NOW TV sono andato sugli zombie di The Last of Us e The Walking Dead (spin off incluso). Colpa mia che ho presumibilmente sottovalutato un po’ questo show.
E sono qui a dirvi di non fare lo stesso errore. Ho voluto evitare in questa mia “recensione” di spoilerare tante cose, perché Hanno ucciso l’Uomo Ragno è una Serie TV piena di sorprese. Che sa emozionare, sa spiegarti l’amicizia, sa raccontarti il successo e dipingerti forse gli ultimi anni in cui tutto andava bene in questo paese. E avete bisogno di vederla questa Serie TV, proprio per questo!
Hanno ucciso l’Uomo Ragno non è solo un viaggio tra le canzoni e i testi dei primi 883. Si tratta di un tuffo nel passato per riportare alla mente e al cuore sensazioni di anni un po’ strani ma magici, indimenticabili. E avete bisogno di fare questo tuffo più di quanto possiate pensare, fidatevi di me!
Aspettiamo impazienti il continuo, la stagione 2, anche se lo show cambierà nome. Non sarà più Hanno ucciso l’Uomo Ragno, ma si intitolerà Nord Sud Ovest Est. Quindi vabbè, dove finisce questa stagione 1 lo si capisce da questa cosa! Tra l’altro il finale, tristissimo, ma veramente perfetto.