Apple TV+ ci ha abituato a portare sul piccolo schermo attori che siamo soliti vedere più che altro al cinema, e con Stick presenta una poco impegnativa commedia che gira intorno al mondo del golf proprio con Owen Wilson protagonista dello show.
10 episodi, della durata di una mezzora l’uno (escluso l’episodio pilota), per una Serie TV che promette bene: nulla di clamoroso, sia chiaro, ma oltre al golf c’è di più. Stick è uno spaccato sulle differenze generazionali di oggi, è storie di famiglia distrutte per diversi motivi. Insomma, nulla di trascendentale, in parte anche un po’ telefonata, ma è uno show capace di regalarti tre o quattro serate sul divano in relax, senza essere mai di troppo.
Trama in parte telefonata, ma alla fine esce dai binari
Voto Trama: 7.5
Owen Wilson interpreta Pryce Cahill, un ex giocatore professionista di golf che ha avuto un’ottima carriera fino all’avvenimento di un episodio strampalato che non ci è dato sapere nei dettagli. Sappiamo solo che su YouTube il video della sua “fine golfistica” è molto famoso. Ora fa il venditore in un negozio di articoli sportivi, la moglie lo ha mollato, gira su una Camaro gialla semi distrutta e si sfonda di erba.
Però, ovviamente, il golf lo ama. Ed è così che un giorno incontra un ragazzino, anch’esso in una situazione familiare un po’ particolare, che parrebbe il nuovo Tiger Woods. Ma non è proprio amore a prima vista tra i due. O meglio: Pryce cerca in tutti i modi di farsi ascoltare, ma Santi (interpretato dal giovane Peter Dager) lo vede più come uno stalker inquietante piuttosto che un possibile allenatore.
Ovviamente i due, anche se in maniera un po’ assurda, imboccano la strada della collaborazione e arriveranno al successo: anche per questo dico che è una trama tanto telefonata in tantissimi momenti. Però ci sta. Stick è una commedia simpatica, non stupida, che riesce comunque a portare con se dei messaggi di valore. Adesso non sto a raccontarvi tutto, se no che senso ha. Guardatela in streaming su Apple TV+ e capirete subito se può fare per voi o no. In ogni caso è con l’episodio numero 8 che lo show prende finalmente dei binari un po’ diversi e ci regala anche qualche sorpresa inaspettata.
Gli eventi scorrono via lisci come l’olio: che bello!
Voto Ritmo: 9
Super punto a favore della Serie TV Stick è il ritmo narrativo: veloce e con zero momenti morti, complice la scelta di episodi dalla durata breve. Questo è il segreto di Stick: è uno show fresco e dinamico impreziosito da dialoghi, anche profondi, ma mai noiosi. Dialoghi che mai osano andare oltre al necessario.
Uno show calibrato perfettamente sotto questo punto di vista e che mette una grande pezza ad una trama in parte scontata: ok, ogni tanto incrociamo vicende che sembrano che ci debbano essere per forza in una commedia di questo tipo, però non ci si focalizza troppo su quel frangente. Lo si inserisce e gli ci si dedica il giusto tempo. Tantissime Serie TV invece su questo aspetto frantumano la pazienza (per non dire altro) dello spettatore: vero The Morning Show e/o Invasion?
Fatta bene: in pieno stile Apple TV+
Non è che Stick sia un capolavoro visivo, come possono essere tanti altri show presenti su Apple TV+, però è fatta bene e ha il grosso vantaggio di avere Owen Wilson come co-protagonista nel cast, mica uno qualsiasi.
Poi ovvio, non è lo show da recensire per la regia particolare o per scelte stilistiche di fotografia. Non è quello il suo target, e va bene così. Si tratta pur sempre di una Serie TV leggera, e va benissimo come è stata realizzata.
Il livello del recitato, in generale, è più che buono. E boh, sinceramente non credo di avere altro da dire in merito.
Ci rivediamo nel 2026 con la stagione 2? Sì!
Voto finale: 8
Fortunatamente Stick è stata rinnovata per una seconda stagione. E meno male perché mi ricordo qualche mese fa che c’era una strage di cancellazioni se una Serie TV non andava come previsto (per Constellation non mi passerà mai, ad esempio).
E io mica ho la palla di cristallo: vedo uno show, magari mi piace un sacco, ma nessuno lo guarda e poi Apple lo cancella. Non ho ancora il potere di spostare gli equilibri cinematografici (spolier: e mai lo avrò!) anche se alcuni di voi lettori nei commenti ogni tanto mi hanno fatto sapere di aver seguito qualche mio consiglio e questa è la cosa più bella che mi possa capitare.
Ma torniamo a parlare di Stick: evviva gli show come Stick! Evviva Apple TV+ che riconferma gli show come Stick. C’è bisogno di commedie classiche, leggere, simpatiche che possano allietare le nostre serate sul divano. Non abbiamo sempre voglia del lavaggio del cervello fantascientifico: dateci più Pryce Cahill e Santi Wheeler!
Vuoi conoscere l'autore?
Scopri chi sono e seguimi su Instagram per capire come lavoro e che numeri fanno i miei articoli!
Non perderti i prossimi articoli!
Iscriviti al canale Telegram per rimanere sempre aggiornato sulle nuove uscite di lucazacchello.com
