Vai al contenuto
migliori voci rock di sempre top 5

Migliori Voci Rock di sempre: la mia TOP 5 + live!

Quando si fanno classifiche di questo tipo si crea sempre divisione: metti questo, togli quello, sposta in alto l’altro, che ci fa in mezzo a tutti questi mosti sacri sta pippa? Calma! Si tratta semplicemente della mia opinione ed è più che altro un gioco che voglio fare, divertendomi. Partiamo!

VUOI ASCOLTARE LA VERSIONE IN STUDIO DEI BRANI DI QUELLE CHE PER ME SONO LE MIGLIORI VOCI ROCK DI SEMPRE?

5. Jared Leto – Thirty Seconds to Mars

Iniziamo subito a mettere un po’ di pepe e a far storcere il naso a tantissimi lettori. Sono conscio del fatto che Jared Leto abbia perso buona parte della sua potenza vocale, anche perché l’ho potuto ascoltare live a Bologna nel 2018 e ne sono rimasto parecchio deluso. Addirittura per i pezzi più impegnativi si è fatto aiutare da un ragazzo del pubblico.

Sono anni che non lo canta più il ritornello di “The Kill”, ma quel ritornello lo ha cantato in passato, eccome se lo ha cantato! Gli anni d’oro canori del buon Jared sono sicuramente quelli che combaciano con i primi 3/4 album dei Thirty Seconds to Mars, ma non posso lasciarlo fuori dalla mia personale TOP 5 delle migliori voci rock di sempre: lo amo!

Della sua voce, al momento della stesura dell’articolo, ne ho già in buona parte parlato nell’articolo su Love, Lust, Faith + Dreams.

Un timbro ben riconoscibile, una potenza graffiante. Lo vedi e ti innamori, lo ascolti (ascoltavi, meglio) e rimani stupito. Una presenza scenica mai banale: misterioso e sensuale, dannato e beato allo stesso tempo. Tutte caratteristiche che si rispecchiano nella sua voce. Vi lascio l’esibizione di The Kill al Rock am Ring del 2007, dove si è arrampicato sull’impalcatura a diversi metri d’altezza (tra l’altro, notizia di pochi giorni fa, è che l’ha fatto pure a Milano sul Castello Sforzesco perché, a detta sua, sentiva il bisogno di farlo…)

4. Layne Staley – Alice In Chains

Layne Staley è stato trovato morto nel 2002 a 34 anni, a casa sua, ben 15 giorni dopo il decesso avvenuto per overdose. Una vita difficile ricca di sofferenza, tristezza ed inquietudine. E queste terribili note le ritroviamo tutte in quella che per me è una delle migliori voci rock di sempre. Una voce specchio della sua anima tormentata, accompagnata spesso e volentieri da quella del co-fondatore degli Alice in Chains Jerry Cantrell in un duo canoro ipnotizzante, che riecheggerà per sempre nei cuori di tutti i fan.

Ovviamente, per motivi cronologici, non ho mai potuto vederlo live. Ma gli Alice in Chains ci hanno lasciato il famosissimo MTV Unplugged al Majestic Theatre della Brooklyn Academy of Music di New York del 1996 (link Spotify): una delle ultime apparizioni live di Staley, un capolavoro di album, uno dei miei album live preferiti di sempre. E di questo concerto vi lascio Rooster, eseguita impeccabilmente, come del resto tutte le altre tracce. Quindi sì, al numero 4 della mia personalissima TOP 5 voci rock di sempre ci metto lui: Layne Staley.

3. Maynard James Keenan – Tool / A Perfect Circle / Puscifer

Quella di Maynard James Keenan è l’unica voce della mia personalissima TOP 5 voci rock di sempre che possiamo ancora ascoltare: Jared Leto, come già detto, l’ha un po’ persa, mentre per gli altri invece, purtroppo, non ne abbiamo proprio più modo. Al momento ho parlato di lui solo nell’articolo sull’album Eat the Elephant degli A Perfect Circle, ma in futuro sicuramente tornerà in qualche altro articolo. Anche perché non può esistere il mio blog senza i Tool. Però prima di scontrarmi con certi mostri sacri sento il bisogno di dover fare più pratica!

Quella di Maynard James Keenan è una voce stranissima che a primo impatto ad un orecchio poco esperto può sembrare piuttosto semplice. Ed invece nonostante sia pulitissima è allo stesso tempo tagliente come un’ascia. Una voce spaventosamente intonata, diretta, mistica, epica, sconcertante: uno strumento.

E non sono io a definirla così, lo ha sempre fatto lui stesso. Come quando durante i live non si mette in prima posizione rispetto agli altri membri della band: lui sta nelle retrovie. Perché non è più importante della batteria. Non è più importante del basso, ne della chitarra. La sua voce è uno strumento fondamentale come tutti gli altri per la riuscita impeccabile dell’esibizione.

Lui è magia: Maynard James Keenan, sul gradino più basso del podio della mia personalissima TOP 5 migliori voci rock di sempre. Ve lo faccio ascoltare in questo video amatoriale, con una qualità audio non proprio all’altezza, ma purtroppo i Tool non rilasciano mai nulla di ufficiale in questo caso. E quindi prendetevi quel che passa il convento: Stinkfist, Tool.

2. Chris Cornell – Soundgarden / Temple of the Dog / Audioslave

Iniziamo a piangere? Ho avuto la fortuna di vederlo, da solista, all’Alcatraz di Milano nel 2009. Un concerto durato quasi 3 ore. Sembrava non volesse scendere dal palco e andare avanti a cantare fino all’alba per la gioia di noi lì sotto. Un mostro sacro del Grunge, eppure non c’era neanche così tanta gente presente come avrebbe meritato. Non sono un accanito dei concerti, ma in quel caso riuscii senza neanche troppa difficoltà a godermelo dalla prima fila.

Ero lì, a pochi passi da quella voce di una bellezza unica nella sua particolarità, capace di scioglierti con ballad emozionanti e trapanarti il cervello con acuti estremi nei pezzi più spinti. Purtroppo Chris Cornell ci ha lasciato, suicida, nel maggio del 2017. Una notizia che tuttora mi distrugge quando ci ripenso, soprattutto se la colleghiamo a ciò di cui parleremo tra poco. Una voce che si è spenta prima del dovuto ma che ci ha lasciato tantissime tracce vocali di livello inarrivabile. Chris Cornell, medaglia d’argento della mia TOP 5 migliori voci rock di sempre, qui live con gli Audioslave: I Am The Highway.

1. Chester Bennington – Linkin Park

Non potevo scrivere un altro articolo su qualcosa di carino in vendita su Amazon? No, ho voluto piangere. Farmi del male a parlare di chi ha accompagnato, musicalmente, la mia vita e si è ammazzato perché sopraffatto dalla depressione. Chester Bennington, amicone tra l’altro di Chris Cornell, non si riprese mai da quel maggio del 2017. E quando Chris morì ne scrisse l’elogio funebre. Quel requiem che si trasformò però prestissimo anche nel suo stesso elogio funebre quando, a soli 2 mesi dalla scomparsa della storica voce dei Soundgarden, anche Chester decise di farla finita.

Non devo star qui io a dirvi quanto fosse bravo Chester Bennington, ma sia chiaro: per me è la miglior voce di sempre, di qualsiasi genere, di qualsiasi cosa vogliate e non perché è morto prematuramente. Lo era già, di netto, anche quando era in vita. E non l’ho mai visto live, il mio più grande rammarico musicale. Ma quando in casa mia arrivò il Live in Texas dei Linkin Park e lo ascoltai mi resi conto che dal vivo Chester Bennington cantava alla stessa identica maniera che in studio. Era uguale. Spaventosamente uguale. Una macchina perfetta.

Ricordo che, nello speciale contenuto nel DVD a seguito del Live in Texas, chi lavorava coi Linkin Park (che ai tempi erano dei pischelli, 2003) diceva che in registrazione le strumentazioni non riuscivano ad identificare le note emesse dalla voce di Chester. Le misuravano come accordi, non singole note musicali. L’intonazione di questo ragazzo era qualcosa di incredibile. Un talento immenso ed indescrivibile. E potrei chiudere mettendovi qua sotto One More Light (il “requiem” scritto per Chris Cornell, ndr) per piangere tutti insieme, ma no. Col cavolo! Chiudiamo cazzuti questa mia TOP 5 delle migliori voci rock di sempre: One Step Closer, Linkin Park, Live in Texas (2003).

Bonus Track

E se vi dicessi che Chris Cornell e Chester Bennington diverse volte hanno duettato insieme live? Vi lascio Hunger Strike ma se cliccate qui troverete anche Crawling. Due delle voci rock più belle di sempre, insieme. Addio leggende.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

CHIUDI
CHIUDI