Basata sull’omonimo bestseller autobiografico di Gregory David Roberts, Shantaram è una serie tv di 12 episodi disponibile su Apple TV+ con Charlie Hunnam, Shubham Saraf, Antonia Desplat ed Elektra Kilbey. La serie è stata cancellata dopo la prima stagione.
Trama: 5.5
Gli autori hanno detto di aver raccontato solo un quarto dei fatti descritti nel bestseller, convinti di poter concludere il loro lavoro con le stagioni successive. E infatti, se hai la ghiottissima opportunità di poter mettere su pellicola una storia straordinaria e ricca come quella di Gregory David Roberts (un fuorilegge dal cuore d’oro che le ha vissute di tutti i colori) devi essere molto abile per farla rendere al meglio. Però se quasi l’unica scelta azzeccata che fai è quella di scegliere Charlie Hunnam nei panni del protagonista non è detto che basti.
E infatti non basta. Nonostante lui sia sontuoso in questa serie, quasi tutto il resto vacilla. Però tutto il resto è veramente troppo debole. Hai una storia pazzesca tra le mani e riesci quasi a farla diventare “normale”. Male male.
Ritmo: 4.5
Meglio comunque di serie tv che, a mio avviso, inspiegabilmente, sono addirittura arrivate alla terza stagione (vero, The Morning Show?). Ma anche in Shantaram il ritmo narrativo generale non brilla. A tratti i dialoghi sono soporiferi e le interpretazioni dei personaggi principali, a parte a mio avviso quella di Charlie Hunnam e Shubham Saraf (nei panni di Prabhu), non sono sempre all’altezza della folle storia che si sta raccontando. Eppure su Apple TV+ siamo abituati a cast eccezionali. Qui, però, la formazione “occidentale” dei recitanti non riesce a convincermi mai pienamente.
I dialoghi sono spesso noiosi nelle scene senza i nostri due personaggi preferiti. Scene che si fanno spesso pesanti ed esageratamente tirate per le lunghe. Avrei preferito un taglio più significativo su certi passaggi, riducendo magari il tutto a 10 episodi, una scelta sicuramente più comune, ma che avrebbe dato maggior frizzantezza allo show.
Stile: 7.5
Rapiscono invece le ambientazioni e la fotografia. Vero che vinci facile in un paese come l’India (dove si svolge la maggior parte delle vicende di questa serie) ma la regia, seppur abbastanza classica, è ben strutturata nel contrapporre scene caotiche di vita della baraccopoli alle oasi benestanti di un paese pieno di contrasti. Nulla di trascendentale, ma quando hai a disposizione certi scenari basta semplicemente svolgere il compitino o poco più per deliziare chi sta davanti al piccolo schermo.
Che peccato Linbaba: 6-
Un vero peccato, per tutto quanto. Perché si doveva fare di più con una storia del genere. Peccato perché si avrebbe potuto dare una chance in più con una seconda stagione, almeno. Peccato per Charlie Hunnam, vero pilastro di questa Shantaram, che era veramente ben calato nella parte e in più frangenti era riuscito a coinvolgermi veramente bene. Ma come detto, nell’insieme, non basta. Una storia eccellente sprecata, un protagonista eccellente sprecato, 12 episodi che promettono un continuo sprecati. E ora? Non ci resta che leggere il libro per sapere come va a finire.
Se nel catalogo Apple TV+ cerchi un’altra storia vera incredibile, ma ben diversa, ti consiglio WeCrashed. Se invece ti sei appassionato all’avventura nomade di Linbaba, c’è un altro Baba che ti aspetta in See.
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