Tra le ultime uscite su Apple TV+, Sunny suscita sicuramente fin da subito l’interesse degli spettatori che sfogliano il catalogo della piattaforma. Ma è solo dando il via alla riproduzione che ci si rende conto di essere davanti ad uno show molto particolare, nell’insieme piacevole, ma che ha come concetto di fondo quello che sarà il grande problema del nostro futuro prossimo.
Perché sì, siamo, come si può facilmente intuire dalla locandina, in Giappone, in un futuro non così tanto lontano. E nonostante il tono della narrazione sia principalmente giocoso, e a tratti irriverente, le tematiche trattate da questa prima stagione della Serie TV Sunny sono piuttosto importanti.
Basata sul romanzo del 2018 The Dark Manual di Colin O’Sullivan, la prima stagione di Sunny è composta da 10 episodi dalla durata di circa 30 minuti l’uno ed è, ovviamente, disponibile allo streaming on demand su Apple TV+.
SUNNY SERIE TV STAGIONE 1 RECENSIONE IN BREVE:
◾Bella tematica, forse un po’ troppo semplificata
◾Un ritmo narrativo migliorabile
◾Stile giapponese che non è giapponese
◾Il dilemma del secolo sul piccolo schermo
Trama: 7
Ho fatto un po’ fatica a stare dietro alla trama di Sunny, nonostante non sia molto complessa. Ma probabilmente mi sono distratto un po’ troppe volte durante la visione dello show. Diciamo che spesso e volentieri non capivo subito dove si voleva andare a parare, ma probabilmente cercavo di complicarmi il ragionamento quando non serviva, un po’ spiazzato dal tono narrativo polivalente. In ogni caso nelle puntate finali tutto diventa molto più chiaro, soprattutto con la puntata 9, una piccola chicca in pieno stile nipponico, nonostante, in realtà, la produzione della serie sia statunitense.
E perché allora un voto piuttosto buono se mi sono distratto tanto? Perché il concetto di fondo, il fulcro delle vicende, gira intorno ai robot dotati di intelligenza artificiale evoluta. E se per molti questo scenario può sembrare ancora così lontano è meglio che diate un’occhiata ai video di aziende già ben operanti in questo campo come Boston Dynamics o Unitree Robotics, senza dimenticarci di Tesla. Avete visto i cani robot di Unitree in vendita su AliExpress? Ecco costano 500€. E sempre da questa azienda è già possibile acquistare un robot umanoide per meno di 20000€: la realtà della Serie TV Sunny è dietro l’angolo.
Certo, è vero che Asimov nel 1942 ha stilato le 3 leggi della robotica, in cui si elenca come deve funzionare il cervello dei robot, ma sono passati 80 anni e qualcosina a livello di Intelligenza Artificiale è un po’ diverso sicuramente da quello che aveva ipotizzato. Oggi tutti noi abbiamo accesso, volendo, alla possibilità di testare e sfruttare le AI più comuni: se vuole l’intelligenza artificiale ti prende in giro, a volte sembra appositamente fare la vaga nel darti le risposte, altre volte sbaglia alla grande.
Cosa succede dunque, se, insistendo a girare intorno ai 3 punti cardini delle leggi della robotica di Asimov, si riesce a far aggirare al cervello del robot uno di questi? E, una volta che si riuscisse ad aprire una falla nel cervello del robot, volete che qualche malintenzionato non faccia di tutto per metterci le mani sopra? Vabbè tutto sto pippone per dire che questo è quello che succede in Sunny. Con la Yakuza che cerca in tutti i modi di far diventare i robot domestici dei killer.
Ritmo: 5.5
Adoro le Serie TV con gli episodi da 30 minuti. Ma le adoro perché tendenzialmente non si perdono in stupidaggini andando dritto al sodo. Sunny invece fa un po’ eccezione, perché nonostante questo format di episodi corti, a volte si perde un po’ in scene che potrebbero essere più veloci.
Con questo non voglio dire che questa prima stagione di Sunny sia lenta a livello di ritmo narrativo, però a volte avrei preferito più concretezza e velocità nella scorrevolezza degli avvenimenti.
Stile: 8
Uno show fatto bene, ma un po’ confusionario. Si vede che c’è molto giappo-style ma non è vero giappo-style, passatemi l’espressione. Un po’ come i sushi degli all you can eat fino a che non provi un vero ristorante giapponese alla carta. Infatti la produzione di Sunny è, come già detto, statunitense.
Ci sono questi zoom in/zoom out veloci con la cinepresa che ricordano molto certe pellicole di Takeshi Kitano, ma anche delle musiche a volumi esorbitanti (fastidiosissime!) che fanno molto cinema di Hollywood. Un mix sperimentale, a volte un po’ caotico, al quale però voglio dare fiducia con un voto piuttosto alto, ma non eccellente.
Poi lo show è bilingue, e per me non è assolutamente un problema, anzi tendenzialmente li apprezzo perché quelle parti nella lingua locale sono un valore aggiunto. Però i dialoghi giapponesi nella stagione 1 di Sunny non sono poi così tanto intriganti. Anche dalla “Raffaella Carrà” della Yakuza mi sarei aspettato di più. Alla fine i dialoghi più belli sono proprio quelli con Sunny, il robot domestico di Suzie che da nome alla serie.
Belle le scenografie, belli i paesaggi, interessante il contrasto serio-divertente degli avvenimenti. Però tante scelte mi hanno lasciato un po’ spiazzato, credo comunque si tratti semplicemente di gusto mio personale: infatti ne riconosco l’impegno, ne apprezzo lo sviluppo, ma non riesco a dare più di 8 per quanto riguarda lo stile di questo show. Ma è un limite mio, lo ripeto.
Sunny porta sul piccolo schermo il dilemma del secolo: 7-
Come già ampiamente trascritto nella sezione trama di questo articolo, l’obiettivo della Serie TV Sunny è quello di metterci davanti a quello che sarà il problema più grande di questo secolo: l’intelligenza e la “pericolosità” dei robot del prossimo futuro. Ed è questa la forza più grande dello show.
Sunny rimane comunque uno show consigliato anche a chi cerca un prodotto stilisticamente diverso, coraggioso. I colori, alcuni dialoghi, il montaggio e la puntata 9 valgono assolutamente la visione per chi è amante delle Serie TV moderne.
La stagione 2 di Sunny si dovrebbe fare. Il finale della prima stagione di questo show che mischia mistero, dark humor e commedia lascia presagire che la serie avrà un seguito. Ed anche il successo riscontrato dalla critica internazionale di questa stagione 1 dovrebbe contribuire al rinnovo per una seconda stagione.
Se vi affascinano le teorie di Asimov non potete perdervi Fondazione. Se invece di Sunny vi è piaciuto soprattutto lo stile particolare altri show su Apple TV+ di fantascienza che vi piaceranno sono Dark Matter e Scissione. Abbandonando la fantascienza invece c’è Le avventure senza capo né coda di Dick Turpin!