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Disclaimer – La Vita Perfetta: la Serie TV più vista su Apple TV+ a novembre ’24. Se lo merita? Insomma. | Recensione

Super acclamata dalla critica, Disclaimer è la prima miniserie televisiva scritta e diretta dall’apprezzatissimo regista Alfonso Cuarón. Tratta dall’omonimo romanzo di Renée Knight, è la Serie TV più vista nella prima metà del mese di novembre 2024 sulla piattaforma Apple TV+. Potevo perdermela? No. Dopo la visione ne esco entusiasta tanto quanto gli altri che ne parlano sui loro siti? Nemmeno.

Un super cast, tra cui su tutti Cate Blanchett e Sacha Baron Cohen, una regia ricercatissima e scene di nudo e sesso da soft porn accompagnano la trama thriller di Disclaimer che però, in fin dei conti, alla memoria dello spettatore finisce quasi per essere eclissata da tutto il resto. Non so, tante cose in un mega calderone che alla fine convincono a metà.

Louis Partridge nel ruolo di Jonathan Brigstocke in Disclaimer - La Vita Perfetta

Trama: 7-

Disclaimer – La Vita Perfetta ha una trama che si sviluppa su due linee temporali, una presente e una passata. Quella passata verte intorno alla storia di estrema passione che esplode tra un ragazzo poco più che maggiorenne e una giovane madre di un bambino di 5 anni in vacanza in Italia, quando il marito deve volare via a Londra improvvisamente per lavoro e lascia da sola la donna.

La linea temporale del presente invece racconta la voglia di vendetta del padre del ragazzino: difatti questo morì durante proprio quella vacanza in Italia in circostanze misteriose (almeno inizialmente per lo spettatore) proprio sotto gli occhi della donna che sembrerebbe non aver fatto nulla per aiutarlo.

Faccio un po’ fatica sinceramente a parlare della trama di Disclaimer cercando di evitare spoiler, anche perché nei primi due episodi è tutto abbastanza confusionario e si riesce a capire meglio, tra una distrazione soft porn e l’altra, come si incastrano tutti i tasselli solo con il passare degli episodi.

E quando tutto pare avere una logica, salta fuori il plot twist finale. O forse in extremis ne arriva un altro? Dopo 7 episodi quale sia la realtà dei fatti per lo spettatore rimarrà un dubbio. Ma è un dubbio che non ci farà dormire la notte? No. E quindi per me quella di Disclaimer è una buona trama, che si sviluppa a tratti anche in maniera molto interessante, ma che alla fine si calpesta un po’ i piedi e ti lascia con un finale dove vale quasi tutto.

Leila George nel ruolo di Catherine Ravenscroft in Disclaimer - La Vita Perfetta

Ritmo: 5.5

Come già accennato, le prime due puntate di Disclaimer sono un dito dove non batte il sole: lentissime. E a proposito di dita dove non batte il sole, come fa Alfonso Cuarón a cercare di intrattenere lo spettatore in queste scene iniziali? Con Leila George D’Onofrio e Louis Partridge perennemente nudi a fare porcate.

Per carità, nel disclaimer di Disclaimer – La vita Perfetta (perdonatemi anche quest’altro gioco di parole) c’è ben scritto che certe scene possono urtare la sensibilità dello spettatore, ma da qui a pensare di ritrovarsi davanti ad uno show praticamente a luci rosse ce ne passa.

La mia non è questione di bigottismo, semplicemente quando smettono di essere proposte ogni due per tre certe scene, interminabili, la serie ne guadagna lato thriller. Che è l’aspetto che, almeno personalmente, mi interessa di più se decido di mettere in riproduzione la Serie TV Thriller più vista del mese. Ma vabbè Disclaimer è particolare, non solo per le scene di nudo.

Sacha Baron Cohen nel ruolo di Robert Ravenscroft nella serie tv Disclaimer - La Vita Perfetta

Stile: 7+

Lo stile che caratterizza tutta la miniserie Disclaimer non mi piace particolarmente, ma questa è una mia personalissima opinione. Incontrasse i miei gusti personali, probabilmente, riceverebbe un voto più alto. Sta di fatto che ne riconosco, assolutamente, la ricercatezza dei dettagli in tutti gli aspetti: dalla regia molto curata, alla scenografia, al recitato di altissimo livello di tutto il fenomenale cast (gigantesco a mio avviso il premio oscar Kevin Kline).

Non mi è mai piaciuta molto la voce narrante fuori campo: assolutamente una scelta che vuole essere un tratto distintivo, ma non l’ho mai trovata un valore aggiunto a differenza di quella in Acapulco, per citarne una veramente forte. Tra l’altro nella versione doppiata in italiano dove l’hanno registrata? In uno sgabuzzino?

Per quanto riguarda invece le transazioni di scena fatte col cerchio non le vedevo dai tempi di Tom & Gerry e Bugs Bunny, anche questa una scelta di stile assolutamente distintiva ma che non riesco a farmi piacere. Poi ci sono vari momenti in cui la scelta dei tempi in Disclaimer non ha alcun senso: quando i poliziotti vanno a casa dei genitori del ragazzo morto e preparano il tè in 10 secondi in una casa che non conoscono mi son messo a ridere.

Le musiche in Disclaimer sono un un’altra scelta coraggiosa della produzione. Alcune, veramente molto pesanti, utilizzate per enfatizzare certe scene potrebbero anche funzionare bene, ma sfido a dire che siano belle. Come non ho sopportato (e mai sopporterò) i continui cambi di volume per accentuare determinate situazioni: non sono al cinema, ho il telecomando a portata di mano, e se mi fai abbassare ed alzare il volume di continuo perché alterni rumori molesti a dialoghi sussurrati mi girano. E se insisti per tutto la serie su questo aspetto la cosa diventa veramente insopportabile.

Però ripeto sono miei gusti personali. Io capisco che per altre persone questa miniserie, soprattutto per quanto riguarda lo stile, possa essere considerata geniale. E lo è. Semplicemente a me non fa strappare i capelli che non ho: non mi piace.

Kevin Kline nel ruolo di Stephen Brigstocke nella serie tv Disclaimer - La Vita Perfetta

Disclaimer – La Vita Perfetta è valida, ma lontana dai miei gusti personali: 6.5

Una volta superato l’ostacolo dell’estrema lentezza narrativa iniziale, Disclaimer si rivela essere una Serie TV godibile per quasi tutti gli spettatori. La trama è anche bella, il cast fa impallidire e lo stile è molto particolare. Però, a mio parere, c’è troppa carne al fuoco spesso ingiustificata. E nonostante ciò riesce pure a non brillare mai sotto l’aspetto del ritmo narrativo in tantissime situazioni, con soli 7 episodi.

Disclaimer è uno show strano, probabilmente uno di quelli o che ami o che odi. E forse io sono uno dei pochi che non l’ha amato ma ha comunque portato a termine la visione. Perché sì, dopo le prime ore di show la tentazione di abbandonarlo era tanta, mi ha fatto forza il fatto che fossero solo 7 puntate. Meno male che poi si è salvato in corner.

Se cerchi un thriller veramente bello, altrettanto particolare nello stile ma mai noioso, guarda Scissione che ha un plot twist finale che davvero ti lascerà a bocca aperta. Se invece ami le serie come Disclaimer che partono un po’ lente e poi esplodono allora non perderti The Crowded Room. Se invece vuoi vedere altre donne nude o persone che fanno cose sconce, il web è pieno di piattaforme apposite ma le dovrai cercare tu!

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