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it's the end of the world but it's a beautiful day cover album thirty seconds to mars

It’s the end of the world but it’s a beautiful day – Thirty Seconds to Mars (2023)

L’ultimo album dei Thirty Seconds to Mars non può di certo essere considerato, dagli ammiratori di vecchia data della band, il loro miglior lavoro. Ma c’è da annotare un grande passo avanti rispetto ad America (2018). Ecco perché, secondo me, It’s the end of the world but it’s a beautiful day non è poi così male…

IT’S THE END OF THE WORLD BUT IT’S A BEAUTIFUL DAY – Thirty Seconds to Mars

Pop? Sì, ma possiamo scendere ad un compromesso Jared… ci sto!

Partiamo dal titolo. Magari un pelino più corto non sarebbe stato male. It’s the end of the world but it’s a beautiful day. Album anticipato da Stuck, il primo singolo che ha macinato passaggi su passaggi in tutte le radio italiane. E quando l’ho beccata la prima volta in auto ho capito subito che eri tu Jared. Il timbro della tua voce lo conosco bene, avendoti ascoltato migliaia di volte, anche se la base musicale e il mood del pezzo erano totalmente diversi da quelli che ero abituato ad associarci.

Però il pezzo è figo. Sì, non c’entra nulla con i Thirty Seconds to Mars, per come siamo stati abituati a conoscerli, ma ci sta. Pezzone da radio, appunto. E ci ho messo un po’ a decidermi ad ascoltare l’album per intero. Non volermene caro Jared, ma America (2018), a parte qualche pezzo, era parecchio fuori dalle mie corde. Poi un giorno ho detto “ma sì, mettiamolo su”.

it's the end of the world but it's a beautiful day jared leto

Il primo ascolto di It’s the end of the world but it’s a beautiful day

è stato piacevole. Ci sono tanti richiami al passato. I cori, i termini nostalgici. I ritornelli motivanti. Positività. Un bel mood. Sì, diverso. Ma non sto a scassare troppo le scatole agli artisti che decidono di cambiare registro ad una certa della loro carriera. Semplicemente se non rientrano più nei miei gusti li ascolto meno, ascolto altro. Però questo ultimo album dei Thirty Seconds to Mars, sinceramente, mi piace.

Uscito Tomo Miličević dalla band, la strada dei fratelli Leto sembrava destinata ad incanalarsi un po’ troppo nel becero inferno dell’estremismo commerciale. E di sicuro questo album punta tantissimo a piacere a più persone possibili piuttosto che a dedicarsi, appassionatamente, ad una nicchia. Ma è studiato bene. è un buon compromesso a cui, noi appassionati di vecchia data, possiamo venire incontro. Soprattutto se mi chiudi l’album con un pezzo come Avalanche.

Io, personalmente, da quella valanga mi ci lascio travolgere

Che cavolo di bomba! Dopo aver incontrato bei pezzi come Life is Beautiful, World on Fire e Midnight Prayer (ne cito alcuni, ma mi piacciono un po’ tutti, forse sono proprio i due singoli quelli che mi piacciono meno) arriviamo alla chiusura dell’album che è una gigantesca sorpresa per tutti noi Echelon: Avalanche! Qui Jared e Shannon ci fanno tornare ai tempi di This Is War (2009) e non possiamo far altro che ringraziare. Motivazione, sangue, battaglie vinte, epicità ad ogni nota. Eddai, questo vogliamo! It’s the end of the world but it’s a beautiful day chiude veramente con una sorpresa inaspettata!

Ripartire da Avalanche per il futuro? La vedo dura. Dei Thirty Seconds to Mars ho parlato anche in questo articolo su Love, Lust, Faith + Dreams e della voce di Jared nella mia Top 5 voci rock di sempre. Non ce l’ha più la voce per fare quello che faceva a quell’età! Non invecchierà più di tanto esteticamente, ma la voce non è più quella di una volta. Ma è normale, è fisiologico. Però vedi che li puoi fare ancora pezzi bomba come piacciono tanto a noi?

Comunque grazie e grazie ancora: 8

A me It’s the end of the world but it’s a beautiful day, tutto sommato, piace. E gli do un bel votone. Soprattutto perché dopo America (2018) credevo di aver perso per sempre la possibilità di ascoltare qualcosa di valido dai Thirty Seconds to Mars. I tempi cambiano, gli artisti evolvono, nel bene e nel male. Tutti invecchiamo. Anche il sempre eterno bambinone folle Jared Leto. Però lui, effettivamente, invecchia un po’ meglio di altri. Grazie.

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