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Copertina di Love, Lust, Faith + Dreams dei Thirty Seconds to Mars - recensione

Love, Lust, Faith + Dreams – Thirty Seconds to Mars (2013)

Quest’anno ha compiuto 10 anni anche Love, Lust, Faith + Dreams quarto album in studio della band Thirty Seconds to Mars, la colonna sonora del momento di cambiamento più importante della mia vita.

LOVE, LUST, FAITH + DREAMS – Thirty Seconds to Mars

Nuova linfa dopo This Is War

L’album si distacca dai precedenti lavori di Jared Leto e compagni assumendo sonorità ancora più votate all’elettronica senza però stravolgere il DNA della band statunitense: non mancano i cori, le strillate di quella che è una delle mie voci preferite nella musica rock degli ultimi 20 anni (almeno finché c’era), l’epicità dei suoni sempre ricchi di riverbero ma senza mai annoiare.

Si modernizza quello che si era già fatto con quella cannonata di This Is War quattro anni prima. Nello scorrere delle tracce si sente maggior maturità e voglia di cambiamento. Quel cambiamento che mi coinvolse e portò a lasciare quella che è stata la mia casa per 23 anni ed iniziare un tortuoso pellegrinaggio d’amore nel nord Italia. E per situazioni di questo tipo serve la carica giusta, la carica che Love, Lust, Faith + Dreams può darti.

Jared Leto: tra genio e follia

L’album viene anticipato di un paio di mesi dal lancio del singolo Up in the Air. Il termine “lancio” in questo caso è particolarmente azzeccato visto che i Thirty Seconds to Mars decidono che la prima copia del singolo debba essere spedita nello spazio con una missione cargo in collaborazione con la NASA. Il disco viene quindi lanciato prima nello spazio che sulla terra. Una trovata di “marketing filosofico”, chiamiamolo così, che solo una mente in perenne equilibrio tra genialità e follia come quella di Jared Leto può partorire.

love lust faith + dreams recensione

Ovviamente Jared Leto è uno dei miei performer preferiti. Nonostante il netto calo della sua voce negli ultimi anni, rispetto al passato, l’ho inserito (e ci rimarrà sempre) nella mia Top 5 voci Rock preferite di tutti i tempi. Scelta azzardata? Sì, ma io amo la sua voce e il suo personaggio.

Un album eccellente

Il secondo singolo è Do or Die, un altro inno ritmato che ti da la carica e la motivazione giusta per vivere al massimo il tuo tempo. Uno di quei pezzi che se li ascolti in un momento di difficoltà non può far altro che darti una mano. Il terzo singolo invece è City of Angels che, con sonorità decisamente più morbide ed una melodia disarmante, ti solletica ripetutamente il cuore facendotelo sentire più vivo che mai.

Altri pezzi degni di nota sono sicuramente Conquistador che subito dopo il preludio fa partire l’album con una carica incredibile, The Race che fa ripartire il ritmo dopo la riflessiva e già City of Angels, Pyres of Varanasi che ti catapulta in un altro mondo, Bright Lights che ti scioglie in un brodo di lacrime e Northern Lights che ti rimette coi piedi per terra nella cruda realtà dopo aver nuotato nell’aurora boreale.

That’s how the Story Goes: 9

Sarà che per me ha significato tanto questo album, e continua a farlo, ma non posso condividere il semplice modo analitico di definirlo “solamente” un concept album sull’amore, la lussuria, il destino e i sogni: è anche molto di più. Love, Lust, Faith + Dreams è un viaggio per chiunque lo ascolti, ma diventa il viaggio se nel momento in cui tu lo ascolti stai cambiando la tua vita. E lo fai allontanandoti dalla certezza che hai sempre avuto per andare ad insediarti dove la tua nuova quotidianità la dovrai costruire passo dopo passo. Grazie Jared, grazie Shannon, grazie Tomo.

I Thirty Seconds to Mars sono una band che adoro. Ci ho messo un po’ a digerire il cambio di rotta dopo l’uscita di Tomo dalla band. Ma se ti interessa sapere cosa ne penso del loro nuovo album te lo spiego qui!

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