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Le avventure senza capo né coda di Dick Turpin: la serie “demenziale” sul brigante dell’Essex – Stagione 1 | Recensione

6 brevi episodi da mezzora l’uno per Le avventure senza capo né coda di Dick Turpin, brigante realmente esistito nel Regno Unito durante la prima metà del ‘700. Interpretato da Noel Fielding, abbiamo a che fare con un fuorilegge alternativo, darkettone, vegano che si conquista la fama per la sua gentilezza. Nel cast anche Ellie White e Connor Swindells (già visto in Sex Education su Netflix).

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Trama: 8.5

Nonostante il titolo, Le avventure senza capo né coda di Dick Turpin hanno un filo logico. Mi sarei aspettato episodi sconnessi l’uno dall’altro, senza il minimo senso, ed invece è una trama vera e propria con un inizio, uno sviluppo ed una fine. Ci sono i villains, ci sono i colpi di scena (parecchi, ovviamente improbabili e assurdi), ci sono personaggi che evolvono. Insomma, tutti gli ingredienti per una vera e propria miniserie.

Certo, il genere è quello di una commedia “demenziale” e l’ultima che ho visto di questo tipo è stata Umbreakable Kimmy Schmidt su Netflix. Un po’ la ricorda per le continue critiche alla società moderna, ma è ambientata a 300 anni fa. Più o meno, nel senso che i personaggi comunque si comportano e dialogano come nel 2024. Un mix che diverte lo spettatore continuamente e a tratti risulta veramente geniale.

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Ritmo: 9

Come già accennato sono 6 episodi da mezzora. In poco meno di 3 ore lo show lo hai visto tutto. E sinceramente anche se ci fossero state altre due puntate io non avrei di certo storto il naso. Apprezzo comunque tantissimo questa scelta: è un prodotto particolare, facilmente digeribile a chiunque, ma indubbiamente alternativo.

Meglio andare sul sicuro senza allungare troppo le ore di visualizzazione. Così si può testare il pubblico e in caso continuare con una Stagione 2, che spero tanto arrivi in futuro (evitando di cancellare lo show dopo 12 episodi da un’ora come Shantaram, ad esempio).

Le avventure senza capo né coda di Dick Turpin è una miniserie che puoi tranquillamente divorarti nel giro di una serata se ne apprezzi il contenuto. Ma non puoi distrarti molto o perdi il filo logico degli eventi che, per quanto assurdo, contribuisce a farti apprezzare ancor di più lo stravagante show.

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Stile: 9.5

Noel Fielding non lo conoscevo, d’altronde è famoso più che altro come stand-up comedian nel Regno Unito. Però cucirgli addosso questo Dick Turpin è stata una mossa geniale: look, movenze, sguardo. Tutto divertentissimo.

Un applauso anche a tutto il resto del cast, veramente simpatico e perfettamente calato nei vari personaggi. I costumi sono anche molto belli e diventano ancora più sbalorditivi quando arriva Tommy Silversides e il suo “team” di briganti vestiti tutti in argento! Fotografia, scenografia e regia sempre di alto livello quando si parla di una Serie TV Apple.

Menzione particolare per la sigla: spesso e volentieri sento pezzi poco adatti, pesanti o noiosi. Così come ho amato quella di Pachinko non posso far altro che amare alla follia anche quella di Le avventure senza capo né coda di DIck Turpin: papabile prossima suoneria del mio smartphone!

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Se piace il genere, una Serie TV da vedere assolutamente su Apple TV+: 9

Le avventure senza capo né coda di Dick Turpin è uno show diverso dal solito ma che può veramente piacere a chiunque. Vuole divertire e intrattenere lo spettatore e ci riesce dal primo all’ultimo minuto. Il fatto che sia breve strizza l’occhio a tutti quelli che cercano una Serie TV leggera e senza impegno da godersi alla sera a piccoli bocconi. Ma è anche un format perfetto per un weekend divertente o per una maratona delirante in un’unica serata.

L’episodio finale si chiude con la speranza di avere una futura Stagione 2. E ci spero tanto. Nel frattempo se volete continuare a ridere beatamente non perdetevi Acapulco, Tierra de Mujeres o Shrinking. In Still Up invece ritroverete vicende abbastanza folli, ma con un tono più drammatico. Se vi aggrada la fantascienza date un’occhio a Sunny: decisamente più seria ma anch’essa molto particolare. Dick Turpin, ti aspettiamo!

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